Cloud Natural Language e Cloud Speech due nuove API basate su funzioni di machine learning
Come ha piú volte sottolineato Eric Schmidt, presidente esecutivo di Google, il machine learning o apprendimento automatico, è una delle aree sulle quali si stanno maggiormente concentrando gli investimenti del colosso di Mountain View.
La gran parte delle applicazioni Google utilizza già la Cloud Machine Learning Platform: si pensi alla casella di posta Inbox (Google Inbox risponde automaticamente alle email), all'app Google Foto (con la classificazione automatica delle foto e la ricerca per immagini), alla ricerca vocale, a Google Translate e così via.
Con la Cloud Machine Learning Platform, quindi, gli sviluppatori possono arrivare ad utilizzare nelle proprie applicazioni quelle stesse tecniche di deep learning che sono già state da tempo abbracciate e via a via affinate da Google. Il programmatore potrà quindi allestire reti neurali e far leva sulle risorse computazionali del colosso di Mountain View per svolgere elaborazioni complesse tese ad emulare il comportamento del cervello umano.
Google ha ora lanciato due nuove API, Cloud Natural Language e Cloud Speech, basate, appunto, su funzioni di machine learning.
Le due nuove interfacce applicative sono per ora in versione “open beta”, sebbene Google le abbia già testate ampiamente, grazie alla collaborazione di diverse aziende, e soprattutto sviluppatori, che le hanno impiegate nei loro prodotti.
Cloud Natural Language, è una funzione per la comprensione del linguaggio naturale: permette di interpretare la struttura e il significato di un testo in varie lingue, con il supporto iniziale di inglese, spagnolo e giapponese.
Tre i punti forti dell’API: Syntax Analysis per l’identificazione sintattica della struttura e del significato di un testo, Sentiment Analysis per la comprensione del sentiment complessivo di un testo, Entity Recognition per il riconoscimento degli elementi più rilevanti delle frasi.
Immaginatevi quante sono le possibili applicazioni! Google cita quelle di marketing digitale e verifica del supporto clienti. Ma la API è stata già testata in un marketplace online.
Cloud Speech permette la conversione speech-to-text (da voce a testo) in oltre 80 lingue, sia per app che per dispositivi IoT, con la stessa tecnologia di riconoscimento vocale di Google Search e Google Now.
Tra le funzioni principali dell’API ci sono: l'Asynchronous Calling e Word Hints. La prima permette di gestire le chiamate asincrone che rendono più veloce e facile lo sviluppo di app che si attivano con la voce.
Grazie a Word Hints, inoltre, quando si richiama l’API è possibile inserire suggerimenti di parole o frasi legate al contesto per migliorarne il riconoscimento: molto utile sia per impartire comandi che per aggiungere nuovi termini.
Janeth Kent
Licenciada en Bellas Artes y programadora por pasión. Cuando tengo un rato retoco fotos, edito vídeos y diseño cosas. El resto del tiempo escribo en MA-NO WEB DESIGN AND DEVELOPMENT.
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