Al controllo frontaliero di ogni paese vengono effettuati controlli costanti che monitorano le persone che entrano e escono, e in molti casi vengono scattate fotografie dei volti di quest ultimi, che vengono archiviate in database privati per un'eventuale successiva consultazione.
Negli Stait Uniti, uno di questi database è stato violato e sono state rubate 100.000 foto.
Sono stati i funzionari delle dogane e della protezione delle frontiere statunitensi a segnalare il problema. Gli stessi hanno specificato che sono state rubate le immagini dei viaggiatori che entrano ed escono dal paese, con le foto dei volti delle persone e le targhe dell'auto in cui si trovavano. Le informazioni apparentemente hanno raggiunto la rete di una società terza senza l'autorizzazione o la conoscenza dell'agenzia federale.
Le foto non contenevano informazioni personali, passaporti o altri documenti.
The Register ha riferito il 24 maggio che un hacker di nome Boris Bullet-Dodger ha estratto i dati da Perceptics, una società che fornisce tecnologia di lettura delle lastre per gli Stati Uniti e il Messico, e le informazioni sono state messe sul web scuro gratuitamente. Non si sa se questo secondo caso è legato al primo, infatti non vi è alcuna traccia al momento che indichi la distribuzione pubblica del contenuto rubato.
Le immagini catturate sono generalmente utilizzate come parte di un programma di riconoscimento facciale progettato per tracciare l'identità delle persone che entrano ed escono dagli Stati Uniti, infatti il valore di questo contenuto è molto alto, in quanto può essere utilizzato per sviluppare sistemi di Intelligenza Artificiale, anche se è sempre necessario l'assenso del soggetto (un requisito che dipende dalle leggi di ogni paese).
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