Per uscire dalla crisi le PMI puntano sull'e-commerce
Il commercio elettronico ed i Social media sono le ricette delle PMI per uscire dalla crisi parallelamente ad un forte incremento della modellazione 3D e delle professioni legate al Web 2.0.
Freelancer.com, la piattaforma globale di outsourcing e crowdsourcing che fa incontrare domanda e offerta di lavoro indipendente, afferma che la ricetta ottimale per uscire dalla crisi combina e-commerce, tecnologia 3D, web 2.0 e Social Media.
I progetti di commercio elettronico delle piccole e medie imprese italiane registrano, a questo proposito, una crescita del 19% nel primo trimestre 2013.
L’indagine, condotta su 13 mila progetti, ha rivelato che le PIM scommettono sempre più sullo shopping online.
Infatti, una delle piattaforme utilizzate per creare negozi online in tempi brevi e con costi ridotti, Magento, ha registrato incremento del 14%, mentre quelli relativi ai “carrelli virtuali” hanno compiuto un balzo del 18%.
Anche i lavori di progettazione 3D non sono da meno.
A trainare è la diffusione di software open source. La ricerca sottolinea l’incremento del 21% della modellazione 3D, del 13% nel rendering 3D e del 6% in animazione 3D.
Grande movimento poi nel mondo web 2.0: aumentano a grande ritmo le richieste per gli sviluppatori HTML5 (+20%), CSS (15%), PHP (+9%), jQuery (+7%), MySQL (+3%) e WordPress (+20%).
In un mercato sempre più dominato dai Social Network ( in cui Facebook detiene in Italia 22,7 milioni di utenti mensili, Google+ 3,8 milioni, Linkedin conta 3,5 milioni, mentre Twitter è a quota 3,3 milioni), sono molto richiesti i professionisti in grado di sviluppare applicazioni per Facebook e Twitter e peri Social media manager in grado di gestire i profili aziendali.
In particolare, sempre secondo lo studio effettuato da Freelancer.com, i progetti legati al microblog da 140 caratteri hanno assistito a un boom del 18%.